I tre sentieri: un percorso di Conoscenza e autorealizzazione
Seconda parte
La via della Devozione
Seconda parte
La via della Devozione
Il mese di maggio tradizionalmente è dedicato alla Madre Divina e alle Mamme, è un mese in cui le rose fioriscono nei soleggiati giardini e nei terrazzi e i fiori dai molti colori e profumi si aprono lungo gli argini dei fiumi, sui bordi delle strade, nei campi ad addolcire la cromaticità del paesaggio, ovunque in un tripudio di colori e di profumi. Madre Natura mostra la potenza della sua energia creatrice con tante nuove vite che si schiudono piene di forza e bellezza.
“Non trovo il fiato e le parole per darvi questa notizia così triste… Pipino è volato via così, all’improvviso…” Queste sono le parole di Massimo, un noto veterinario della provincia di Cuneo, che si dedica da diversi anni alla cura e al recupero dei ricci. Inizialmente la sua professione era rivolta alla cura dei grandi animali da reddito, mucche in particolare, fino a quando non gli capitò sotto mano una piccola riccetta di soli 25 g che aveva bisogno di aiuto. Quell’incontro stravolse la sua vita in quanto scoprì quanto amore sapevano dare i ricci nella loro semplicità e capì che questi piccoli animali spesso poco considerati o addirittura lasciati morire sulle strade investiti dalle auto, riescono ad entrare in una profonda empatia con l’essere umano. Dopo l’incontro con Ninna, così venne battezzata la riccetta, il dottore fondò un centro di recupero per ricci selvatici nel cuneese, tutt’oggi funzionante a tempo pieno.
Oggi vi racconterò la storia di Mario, e non pensate che Mario sia un uomo nonostante questo nome sia molto comune tra gli uomini, Mario è un gatto, proprio così, un bel gattone rosso che vive nella provincia di Bergamo. È da molto tempo ormai che questo gatto ha scelto di vivere con Cristina, la quale insieme al marito ha deciso di prendersi cura di lui dopo che per alcuni giorni il gatto si era recato davanti alla sua porta passando attraverso la ringhiera del suo giardino.
Vi racconterò una storia d’amore durata per ben 20 anni tra due cicogne, soprannominate le Romeo e Giulietta della Croazia. Le cicogne possono vivere fino a 30 anni e stare insieme tutta la vita con un solo compagno. La cicogna bianca è un uccello migratore che porta la Primavera in Europa, percorre due volte l’anno ben 14 mila chilometri per riprodursi. La storia di Klepetan e Malena è una di quelle storie indimenticabili che ancora oggi continua a commuovere il mondo. Nel lontano 1993, Klepetan e Malena, erano giunti dal Sud Africa in Croazia per la stagione della riproduzione. Durante il periodo di nidificazione e di svezzamento dei pulcini, Malena rimase colpita ad un’ala da un cacciatore. Un uomo vedovo di nome Stjepan Vokic l’ha raccolse e la curò. Purtroppo, per lei non era più possibile tornare in Africa con il compagno. Al momento della migrazione, Klepetan ripartì con le altre cicogne, mentre Malena rimase con Vokic che la custodì nel suo garage durante l’inverno.
L’educazione ai valori umani Sathya Sai non propone tanto una metodologia quanto un approccio all’educazione, il cui orientamento si può sintetizzare nel concetto EduCare, un appellativo che lo contraddistingue a tutti gli effetti. Se esaminiamo il suo significato, vedremo che si tratta di una parola composta da un prefisso “Edu”, e da un suffisso “Care”. Il prefisso propone la radice latina del verbo “educare”, atto di allevare traendo dall’interno le qualità insite nell’allievo/bambino, nonché quella saggezza nascosta di cui ogni essere umano è portatore. Il suffisso, “Care”, di origine Inglese, suggerisce e rivela il luogo in cui cercare questa saggezza, poiché la parola implica cura e attenzione, e fa eco con i più puri sentimenti del cuore.
“E tutte le creature che sono sotto il cielo,
ciascuna secondola sua natura,
servono e conoscono e obbediscono
al loro Creatore meglio di te, o uomo”
(Fonti Francescane, Ammonimento V)
Riporto una storia vera che dimostra ancora una volta come gli animali, anche i più impensabili come i pinguini, siano capaci di amore e addirittura possano creare legami di affetto parentale con l’uomo che se ne prende cura.
In natura, il luogo dove possiamo trovare la maggior presenza di alberi è il bosco.
Si considera con il termine “bosco” un insieme di alberi (si dice albero una pianta che presenta un fusto lignificato di grandi proporzioni e una chioma ben definita. Es.: acero, olmo, carpino.), piante arbustive (si dice arbusto una pianta di dimensioni più contenute, che presenta rami legnosi a sostegno delle foglie, ma non ha un tronco sviluppato, bensì numerosi fusti sottili. Es.: oleandro, rosa, pittosforo.), piante erbacee (le piante erbacee sono tutte quelle che non hanno parti legnose, come le viole, le primule, l’erba, il frumento, il mais.), muschi, licheni, funghi e batteri che costituiscono un gruppo omogeneo, dove trovano di che vivere anche uccelli, mammiferi, anfibi, rettili e insetti. I boschi possono essere di origine spontanea, se si sviluppano naturalmente negli ambienti geografici delle varie zone climatiche in un arco di tempo di alcuni decenni, o possono essere creati dall’uomo con la piantagione di numerosi alberi detti “forestali”, che hanno la funzione di ricostituire in tempi veloci luoghi naturali degradati o vengono coltivati per produrre di legname da opera e legna da ardere.
I ricercatori di biologia evoluzionistica, etologia cognitiva e neuroscienze sociali sostengono che numerose specie animali possiedono un ricco bagaglio di emozioni. [1]
In molte specie animali le emozioni si sono evolute e sono alla base dei legami sociali di amicizia, amore, rivalità, stimolano l’immaginazione e gli schemi comportamentali che consentono agli animali di adattarsi in modo flessibile alle circostanze e agli eventi esterni.