I tre sentieri: un percorso di Conoscenza e autorealizzazione
Seconda parte
La via della Devozione
Ci sono tre vie stabilite per prendere coscienza dell’immanenza del Divino: la Via dell’Azione (Karma Yoga), della Devozione (Bhakti Yoga) e della Conoscenza suprema o Saggezza (Jnana Yoga). Questi tre sentieri non sono distinti o separati, sono complementari. (1)
Teologi e filosofi, da sempre, hanno disquisito su quale sia la via migliore per raggiungere l'Assoluto
È lo stesso dubbio espresso da Arjuna nella Bhagavad Gita:
Arjuna disse:
Fra questi devoti, quali hanno la più grande conoscenza dello yoga: coloro che Ti adorano, sempre a Te uniti, o coloro che ricercano l'Immutabile non manifestato? (2)
In realtà non vi è diversità fra i sentieri dello Yoga, tutti hanno uguale rilevanza in quanto ciascuno realizza la stessa meta: l'unione con l'Assoluto
La devozione è l’Amore perfetto per Dio.
Il perfetto Amore per il Signore, chiamato devozione suprema, è immortalità.
Con la devozione suprema, il devoto raggiunge la perfezione e l’immortalità, o la piena realizzazione di Sé. (3)
Il perfetto Amore per il Signore, la devozione suprema, conduce il devoto a raggiungere la perfezione e l’immortalità, o la piena realizzazione di Sé. Infatti il devoto non vive la separazione della dualità, ma sperimenta l'appagamento dell'unione totale. Egli vive nell'Amore Assoluto e, nell'affidamento totale a Lui, abbandona il suo Ego, fino a sciogliere totalmente i confini di sé e fondersi con il Tutto.
Ma in cosa consiste la via della Devozione come mezzo per arrivare alla liberazione?
…Essa non è semplicemente l'offrire vari tipi di adorazione o il fare pellegrinaggi. Solo il vero e puro Amore fine a se stesso costituisce la devozione. La vera devozione è l'Amore che sgorga da un cuore puro non contaminato da motivi egoistici. L'Amore non può esistere insieme all'ego ed all'ostentazione. L'Amore è l'intimo vincolo di relazione tra il devoto ed il Signore. L'Amore è il cammino regale che vi può portare alla più elevata condizione del Divino.
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Questo sentiero si basa sullo sviluppo di tre aspetti fondamentali: Amore, devozione e abbandono. Prima di tutto dobbiamo imparare ad amare Dio, poi dobbiamo vivere la nostra vita al Suo servizio, infine dobbiamo abbandonare la nostra esistenza finita nel respiro di Dio. E praticare costantemente..
Virtù, come non violenza, veridicità, purezza, compassione, fede nel Signore, ecc, devono essere costantemente coltivate. (5)
La vera devozione non è esteriore, è costante, purifica la mente, dona Pace ed Equanimità e conduce rapidamente all’Infinito. Consiste in una reale, genuina ricerca del Divino, una ricerca che inizia, continua e finisce nell’Amore, che conduce alla Libertà Eterna. È un percorso di auto-realizzazione, che termina nell'esperienza di unità con il Tutto.
Il vero devoto, vede nient’altro che Amore, sente nient’altro che Amore, parla solo di Amore e pensa solamente all’Amore. (6)
L'attitudine del devoto è l'offerta. Egli offre al Divino tutte le azioni e l'intera esistenza e sceglie la forma di devozione che sente più vicina alla sua indole: c'è chi preferisce cantare il Divino, chi ricordarLo, anche ripetendone il Suo nome, chi sceglie di dedicarsi ai riti e alle cerimonie, chi alla preghiera, chi al silenzio ed all'ascolto, o chi si dedica agli altri. A queste modalità lo Srimad Bhagavatan (o Bhāgavata Purāṇa, uno dei testi sacri della tradizione induista), ne aggiunge altre tre, per un totale di nove modi di adorare il Divino: vivere la comunità dei devoti, servire tutti con umiltà e abbandonarsi al Divino.
Lasciami quel poco di me stesso che mi permetterà di chiamarTi il mio Tutto. Lasciami solo quel poco della mia volontà che mi permetta di sentirTi in ogni luogo, di vederTi in ogni cosa, di offrirTi in ogni momento il mio Amore. Lasciami solo quel poco di me stesso ch’io non possa mai nasconderTi. Lasciami solo quel poco delle mie catene ch’io mi senta legato alla Tua Volontà, che nella mia vita si compia il Tuo Progetto e che la mia unica catena sia quella del Tuo Amore! (7)
Coltivare la consapevolezza della nostra relazione con Dio, attraverso lo Yoga della Devozione, non può far altro che elevarci direttamente verso l’inesauribile e profonda energia dell’Amore e della Gioia, liberarci dai dubbi e dalle paure che oscurano il nostro cammino e condurci alla Luce.
Quando non si hanno più desideri egoici, né si è influenzati dalle dualità, quando si diviene pienamente soddisfatti e si sperimenta l'estasi dell’Amore, allora…ci si fa silenziosi, e infine assorti nel Sé. (8)
Carla Gabbani
Insegnante di Yoga e formatrice
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Sathya Sai – Discorsi vol.10, pag.79
Aurobindo, Lo Yoga della Bhagavad Gita- XII, v.1
Narada- Bhakti Sutra, v. 2-3-4
Sathya Sai, Pensiero del giorno 1-10-2004
Narada-Bhakti Sutra, v.78
Narada-Bhakti Sutra, v.55
Rabindranath. Tagore
Narada-Bhakti Sutra, v. 6