Disegnare le onde del mare
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Ricordando il mare, o se possibile passeggiando, lungo la spiaggia nel silenzio, contempliamo e osserviamo il mare, lasciamo andare lo sguardo alla sua estensione.
Il suo movimento che è continuo, generato dalle onde, che avanzano sulla spiaggia e si ritraggono, seguendo un loro ritmo, gli spruzzi e le gocce che si creano nell’innalzarsi delle onde, nel discendere, nei loro salti spumeggianti.
Come si formano le onde del mare? Le onde sono prodotte dal vento che spirando con più o meno intensità, provoca onde di diverse altezze e dimensione che si propagano sulla superficie marina,
creando turbini e vortici in alto mare e dando inizio al moto ondoso.
Le onde sono increspature che si muovono sulla superficie dell’acqua.
Guardiamo cosa fa l’onda quando arriva a riva, seguiamo il suo andamento e la sua danza, osserviamola nel suo ritmo.
È come se prendessimo una corda, che ha un’estremità fissa e noi, con l’altro capo in mano, la facessimo oscillare: delle ondulazioni partirebbero dalla nostra mano e si propagherebbero in avanti, ma la corda rimarrebbe ferma.
Possiamo provare a sincronizzare il ritmo del nostro respiro, dell’inspirazione e dell’espirazione con il ritmo delle onde del mare, ci fa sentire uno con il tutto, con la creazione divina.
Ponendo attenzione al movimento delle onde, osserviamo la loro forma, che muta continuamente, un po' come la vita; come nasce e come svanisce, mentre incontra e si mescola alle altre onde.
Tutto è mutazione… Le acque mosse, ispirano la nostra immaginazione.
Contemplare il mare, ascoltarne il suono, ci porta a vivere delle esperienze “espansive”.
Il mare è come la musica: contiene e suscita tutti i sogni dell’anima. 1
Il moto ondoso ha stimolato, anche la creatività di artisti che, nel celebrare le onde, hanno realizzato opere sul mare.
William Turner pittore e incisore
Il celebre artista spagnolo, surrealista Salvador Dalì, riconoscibile per le sue opere visionarie, trasse ispirazione da sogni ricchi di simboli marini. L'immaginario surreale e onirico del mare lo tradusse in dipinti evocativi, creando un ponte tra il mondo onirico e l'espressione artistica.
La grande onda di Kanagawa 神奈川沖浪裏 raffigura un'onda tempestosa, sullo sfondo compare il Fuji (monte giapponese).
Per imparare a dare all’acqua questo grande realismo, Sorolla, pittore spagnolo, valenciano, si esercitava dipingendo tanti quadri solo con le onde del mare. La sua pittura veloce, fatta per macchie di colore, riesce a rendere perfettamente la schiuma delle onde e il loro movimento.
(Vedi immagine principale dell’articolo)
Conoscere il mare ci può invogliare a studiare le sue caratteristiche quali: le correnti, le maree i suoi movimenti.
Guardare l’immensità del cielo che si completa con l’orizzonte del mare e la linea di terra, genera una sensazioni di ritorno a noi stessi, all’armonia.
Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima nel volgersi infinito dell’onda che rotola. 2
La passione di Leonardo per l’acqua faceva parte del suo moto di ricercare, approfondire e osservare i segreti della natura. Voleva comprendere la vera essenza e i meccanismi che regolano i fenomeni naturali. Dell’acqua approfondì l’origine, il moto e perfino alcuni effetti ottici a essa collegati e si soffermò perfino sulla schiuma quando le onde marine si frangevano a riva.
Così Leonardo da Vinci descrive i movimenti vorticosi che si formano quando l’acqua precipita su se stessa:
L'onda s'arrovescia indietro e torna di sopra, e percossa nel lito fa il tomolo e ritorna di sotto, e si scontra di nuovo nella succedente onda che viene di sotto, e la percote di sotto, e la riarrovescia di nuovo indirieto, e così successivamente seguita. 3
L'onda non riesce a prendere il fiore che galleggia: quando cerca di raggiungerlo lo allontana. 4
Dare forma al movimento delle onde attraverso i disegni
Nel nostro immaginario sin da bambini le onde o ondine, erano creature leggendarie marine, elencate fra gli elementali dell’acqua nelle opere sull’alchimia di Paracelso (vedi Estratto del trattato di Paracelso, sugli esseri elementari), il quale ipotizzava che questi spiriti acquatici dimorassero nelle acque, le cui voci meravigliose venivano solitamente udite sovrapposte allo scrosciare dell’acqua.
Proviamo a sederci tranquillamente, difronte al mare, (se ne abbiamo la possibilità, oppure possiamo osservare una bella foto di esso). Svuotiamo la mente e guardiamo il mare, le forme che generano le onde nei loro movimenti: curve, circolari, a spirale.
Riproduciamo su carta, con penna biro a mo’ di schizzi i movimenti delle onde, guardando le loro forme. La forma nasce dal movimento, da quel movimento che ha preceduto il disegno stesso.
Ci può essere utile come superficie di lavoro una tavoletta di legno o rigida su cui appoggiare il foglio fissato con un fermaglio.
Occorrente: matite, penne, pennelli, acquerelli, pastelli, matite colorate, acqua, cartoncini, tavoletta di legno.
Questo è un approccio iniziale all’osservazione e a provare a fare degli schizzi su un foglio e creare un’onda simbolica per prendere coscienza del mondo che ci circonda.
Fotografiamo nella nostra mente l’immagine dell’onda che abbiamo visto e quando siamo pronti, senza giudizio, con un gesto deciso disegniamo sul foglio il movimento…Vedrete che entusiasmo! Poi proviamo di nuovo fino a dare forma alla nostra onda.
Lo stesso possiamo sperimentare con la nostra tavolozza di acquarelli e pennelli e acqua…andiamo ad attingere con il pennello e con gesti semplici che creano una forma, cerchiamo di rendere il disegno dell’onda più stilizzato possibile…Usate colori a piacimento.
Suggerimenti di schizzi a penna
Suggerimenti disegni stilizzati ad acquarello
Cercava l'onda perfetta, quella che un giorno sarebbe arrivata a rivelargli il vero significato dell'esistenza. 5
Palette colori del mare
Vi suggerisco l’ascolto di questo brano musicale: Le onde di Luigi Einaudi
Tiziana Mesiano
Pittrice ed Educatrice ai Valori Umani
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1 Carl Gustav Jung
2 Charles Baudelaire
3 Leonardo da Vinci, manoscritti
4 Rabindranath Tagore
5 Sergio Bambarèn