La prospettiva … Come Osservo 2 PARTE
Chi per primo in un quadro fissò sul suo orizzonte i punti di convergenza del vario gioco delle linee orizzontali, trovò il principio della prospettiva.(1)
Tridimensionale cioè di tre dimensioni lunghezza, larghezza e profondità, ci da l’impressione di vedere le immagini in rilievo.
Nel mondo dell’Arte dopo la bidimensionalità nel 200 nel 300 Giotto inseriva le figure creando i volumi e il senso creando profondità nei corpi.
Nel 1420, Filippo Brunelleschi, scopri il metodo prospettico matematicamente esatto.
A seguire Leon Battista Alberti e Piero della Francesca approfondiscono la ricerca prospettica.
Masaccio, La Trinità, 1427-28, In quest’opera del Masaccio ponendoci difronte all’affresco avremo la percezione di una vera cappella, creata dalla volta a botte, con i capitelli che rendono l’opera particolare e illusionistica.
Un uomo dovrebbe ascoltare un po' di musica, leggere un po' di poesia e vedere un bel quadro ogni giorno della sua vita, affinché le preoccupazioni mondane non cancellino il senso del bello che Dio ha impiantato nell’anima umana.2
Vi invito alla visione di quest’opera prospettica
Paolo Uccello - San Giorigo, la principessa e il drago (c.1470)
Oh che dolce cosa è questa prospettiva!3
Paolo di Dono, ovvero Paolo Doni, detto Paolo Uccello (Pratovecchio, 15 giugno 1397 – Firenze, 10 dicembre 1475), è stato un pittore e mosaicista italiano. Fu tra i protagonisti della scena artistica fiorentina della metà del XV secolo. Secondo quanto racconta Vasari nelle sue Vite, Paolo Uccello «non ebbe altro diletto che d'investigare alcune cose di prospettiva difficili e impossibili», sottolineando il suo tratto più immediatamente distintivo, cioè l'interesse, quasi ossessivo, per la costruzione prospettica. Questa caratteristica, unita con l'adesione al clima fiabesco del gotico internazionale, fa di Paolo Uccello una figura di confine tra i due mondi figurativi, secondo un percorso artistico tra i più autonomi del Quattrocento.
(Wikipedia)
Vi invito alla visione di quest’opera pittorica di Leonardo da Vinci, Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnello,1510-1513 circa. Olio su tavola, 168x130 cm, Parigi, Musée du Louvre
Leonardo prende in considerazione la prospettiva aerea o prospettiva atmosferica, come ogni forma di prospettiva, è un tentativo di rappresentare sulla superficie piana di un'opera pittorica la terza dimensione, data da una illusoria profondità di campo, profondità secondo la densità e il colore dell'atmosfera interposta. (Wikipedia)
A questo punto possiamo ideare un disegno creare una prospettiva frontale richiamati da una riflessione, da una comprensione di ciò che abbiamo davanti o che abbiamo veduto.
Prendiamo un foglio e disegniamo al centro un punto di fuga, da quest'ultimo bisogna poi far partire tutte le linee che comporranno il disegno. Potremmo riprodurre una stanza della nostra casa o un paesaggio.
È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.4
Tiziana Mesiano
Pittrice ed Educatrice ai Valori Umani
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1 Johann Wolfgang Goethe
2 Johann Wolfgang Von Goethe.
3 Frase di Paolo Uccello riportata da Giorgio Vasari
4 John Keating (Robin Williams), in L’attimo fuggente