Donne e Rispetto
“C’era una volta” …. Con queste parole e con voce suadente iniziava il racconto di fiabe tanto amate quando eravamo bambini, ci preparavamo con grande trepidazione e meraviglia, ad ascoltare storie fantastiche di fatti che accadevano in epoche remote, in paesi incantati, popolati da fate buone, gnomi e streghe cattive sempre impegnate a far soffrire belle e buone fanciulle; trame molto utili ad educarci a comportamenti etici e morali.
Purtroppo oggi usiamo lo stesso intercalare con mestizia per ricordare che “c’era una volta…” valori, atteggiamenti, modi di vivere più umani e diversi da quelli che conosciamo oggi, a volte così difficili da accettare.
Comprendiamo che basterebbe un po’ più di rispetto verso la realtà che ci circonda, rispetto per la natura, rispetto per il nostro prossimo, rispetto per i luoghi dove abitiamo, rispetto per le risorse di cui disponiamo, rispetto di se stessi, rispetto nei rapporti umani ecc …
Rispetto: di questa parola così importante, il vocabolario ci dice che deriva dal verbo latino “respicere” “guardare nuovamente” o “guardare indietro” e significati successivi di osservare, assistere, avere attenzione avere cura di qualcosa o qualcuno.
Il rispetto è un valore ma anche una virtù che deriva dalla capacità di: “guardare nuovamente”, osservare e scoprire che non siamo soli che c’è necessità di assistere, curare, amare, rispettare ovunque i nostri occhi guardano.
E i nostri occhi guardando incontrano lo sguardo di una donna, madre o sorella, o collega, amica tante donne speciali sempre pronte a sostenerci, a comprendere, a consigliarci, a indirizzarci verso il bene.
Donne virtuose e custodi del mistero della vita, la loro naturale sintonia con le Leggi Cosmiche, le rende intuitive guidandole attraverso scelte appropriate alla loro condizione e rispettose della moralità, del riserbo e della compostezza, esse sono le prime creature a cui si deve rispetto.
La donna riservata è molto più soddisfatta se ottiene il rispetto di sé. Questo atteggiamento le merita il titolo di Grialaksmini vale a dire la Dea del focolare.(1)
Non è certo il fiore a supplicare l’ape di posarsi, ma è piuttosto quest’ultima che va in cerca del nettare, spinta dall’attrazione che nutre per la dolcezza. Lo stesso tipo di rapporto si stabilisce tra la donna virtuosa e il rispetto che genera. (2)
A volte il rispetto che alle donne è negato, deriva da chi agisce verso di loro, “dal pregiudizio, dal desiderio di affermare il proprio potere, dalla paura” dalla mancanza di conoscenza che richiede sforzo, impegno e la consapevolezza di essere parte di un tutto, per cui ogni azione ha un riflesso non solo su colui che la compie ma su molti, mina la fiducia tra le persone, compromette la coesione sociale e genera conflitti.
Gli uomini continuano ad agire contro la legge del Dharma (Retta Azione) e ovunque sta degradando il suo stato di figlio dell’immortalità a figlio della futilità. Vien voglia di piangere sul destino che travolge il genere umano. (3)
Non hai il diritto di essere chiamato uomo, se non hai rispetto per le donne. (4)
Il rispetto è una espressione del Valore Umano della Verità e dell’Amore, valori che dimorano dentro di noi, e che possiamo renderli visibili attraverso tutte le buone qualità che definiscono il nostro carattere. Il rispetto induce a trattare gli altri con gentilezza e dignità, comportamenti benefici per vivere insieme in amicizia ed armonia, ed anche questo può essere il nostro contributo per rendere il mondo un posto migliore.
Le donne con la loro forza, con la determinazione e la loro capacità di proteggere la vita, sono creature straordinarie, per il loro potenziale e la loro intelligenza meritano stima e profondo rispetto.
Le donne non devono essere considerate come esseri di scarso valore. Una casa senza una donna è come una foresta; quando essa vi è invece presente, si riceve serenità e sostegno. Rispettate le donne e non fate loro mancare nulla. Se una donna piange, in casa non ci sarà mai felicità; non fatela quindi soffrire. Donna significa amore e devozione. (5)
Il rispetto crea attorno alla donna un alone di sontuosa luminescenza che la rende simile ad una dea.
Bettina Di Carlo
Educatrice ai Valori Umani
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