L’uomo e la natura
La visione orientale ed occidentale
Le diverse tradizioni religiose riconoscono da sempre che non è possibile una vera salvaguardia della Natura ignorando la dimensione metafisica e spirituale del mondo e, di conseguenza, la crisi ecologica che il nostro pianeta sta vivendo non è sanabile soltanto con soluzioni tecniche e nuove strategie economiche, ma è necessario ripensare l’uomo nel suo rapporto con il creato, affinché ritrovi l’equilibrio con se stesso e con l’intero cosmo.
Le tre leggi fondamentali che governano il rapporto Uomo-Natura, sia nella visione orientale Buddhista e Induista, sia in quella Cattolica sono:
- Identità del microcosmo con il macrocosmo
- L’unità e l’interdipendenza di tutti i fenomeni dell’universo
- La realtà che ci circonda è il riflesso di quello che siamo
Rabindranath Tagore ci descrive in modo suggestivo la prima legge, quella dell’identità del microcosmo con il macrocosmo:
Sento che tutte le stelle risplendono in me.
Il mondo irrompe nella mia vita
come un torrente.
I fiori germogliano nel mio corpo.
Tutta la giovinezza della terra
e dell'acqua fuma come incenso
in questo mio cuore
e il respiro di tutte le cose
alita come un flauto
nei miei pensieri.
Ed Ildegarda Von Bingen dice:
Sono l’energia suprema e fiammeggiante che trasmette fuoco a ogni vivente scintilla… sono la lucente vita dell’essenza divina; scorro splendente sui campi, brillo sulle acque, brucio nel sole, nella luna e nelle stelle… insieme al vento ravvivo tutte le cose con energia invisibile e onnipresente… forza che penetra fino alle più alte altezze e in tutte le profondità, che lega insieme e fa maturare tutte le cose… da lei le nubi ricevono il loro movimento, l’aria il suo volo, le pietre la loro consistenza, per lei l’acqua zampilla in ruscelli e per causa sua la terra fa nascere le piante…
Viriditas è la forza che anima il creato e l’anima umana ed in questa forza, che è una forza di amore, tutte le cose sono interconnesse.
Tutte le opere di questo creato esistono in voi e tutte le cose presenti in voi esistono nella creazione; non vi è confine fra voi e le cose più vicine, né vi è distanza tra voi e quelle più lontane; e tutte le cose, dalla più infima alla più elevata, dalla più piccola alla più grande, sono uguali in voi. In un atomo sono racchiusi tutti gli elementi della terra; in un moto della mente sono racchiuse tutte le leggi dell’esistenza; in una goccia d’acqua sono racchiusi i segreti di tutti gli oceani infiniti; in un solo vostro aspetto sono racchiusi tutti gli aspetti dell’esistenza… (1)
O uomo, guarda bene questo uomo! Effettivamente in lui ci sono cielo e terra e tutto ciò che è stato creato, egli è un essere unico e tutto è nascosto in lui. (2)
La natura sacra, incontaminata, non si trova solo nei parchi nazionali, ma dentro ognuno di noi e ci richiede attenzione e, dal momento che non siamo più in contatto con il nostro Sé, intorno a noi c’è solo devastazione. Il mondo esterno non è altro che un riflesso di ciò che siamo dentro, la terza legge.
Dio prende le forme che si adattano ai sentimenti umani e tali forme Egli crea, sostiene e dissolve... (3)
Thich Nhat Hanh dà voce all’anima ecologica e ambientalista del pensiero buddhista, dimostrando come solo attraverso una rivoluzione spirituale basata sulla consapevolezza, sia possibile fare la differenza nella difesa del nostro pianeta.
Con Lettera d’amore alla Madre Terra riscopriamo la speranza di un rinnovato rapporto con noi stessi e con il pianeta che ci dona la vita, unica strada possibile per una vita di pace.
Cara Madre, mi inchino di fronte a te con il massimo rispetto e la chiara consapevolezza della tua presenza in me e del mio essere parte di te. Tu mi hai dato la vita e mi hai fornito tutto ciò di cui avevo bisogno per il mio nutrimento. Mi hai dato aria per respirare, acqua da bere, cibo da mangiare ed erbe medicinali con cui curarmi quando ero malato. Poiché mi hai già dato la vita una volta so che continuerai a darmela più volte nel futuro, ecco perché non potrò mai morire. Ogni volta che mi manifesto sono fresco e nuovo; ogni volta che ritorno tu mi ricevi e mi abbracci con grande compassione. Tu sei la grande Terra, sei Gaia, questo bellissimo pianeta blu. Tu sei il Bodhisattva che rinnova la terra… (4)
Ma allora, cosa fare?
Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. (5)
Le parole di Schumacher ci riportano al vero significato di ecologia: Dal greco: οἶκος, oikos, casa o anche ambiente; e λόγος, logos, discorso, studio, pensiero.
L’ecologia è, quindi, "meditazione sulla casa " e per casa possiamo intendere sia lo spazio interiore, sia quello esteriore. Quindi possiamo definire ecologica una vita semplice, il più possibile libera dai desideri per arrivare a una relazione “giusta” ed equilibrata con la Terra, con la Natura e le sue energie.
Non ci sono obiezioni al fatto che l’uomo goda delle risorse della Natura. Tuttavia, a causa dei desideri incontrollati e dello sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali ... l’uomo d’oggi si comporta come un taglialegna idiota che taglia il ramo su cui è seduto. (6)
I cinque addestramenti buddhisti ci indicano la strada per operare praticamente:
1. Il primo addestramento: proteggere la vita.
Consapevole della sofferenza causata dalla distruzione della vita, mi impegno a coltivare la visione profonda dell’interessere e la compassione e a imparare modi di proteggere la vita di persone, animali, piante e minerali.
2. Il secondo addestramento: praticare la generosità.
Consapevole della sofferenza causata dallo sfruttamento, dall’ingiustizia sociale, dal furto e dall’oppressione, mi impegno a praticare la generosità nel mio modo di pensare, di parlare e di agire.
Sono consapevole che la felicità dipende dal mio atteggiamento mentale e non da condizioni esterne.
3. Il terzo addestramento: amare con responsabilità.
Riconoscendo che corpo e mente sono una cosa sola, mi impegno a coltivare la gentilezza amorevole, la compassione, la gioia e l’inclusività, i quattro elementi fondamentali del vero amore, per la maggiore felicità mia e degli altri.
4. Il quarto addestramento: parlare amorevolmente e ascoltare con rispetto.
Consapevole della sofferenza causata dal parlare senza attenzione e dall’incapacità di ascoltare gli altri, mi impegno a coltivare la parola amorevole e l’ascolto compassionevole allo scopo di alleviare la sofferenza e promuovere la riconciliazione e la pace in me stesso(a) e fra gli altri – persone, gruppi etnici e religiosi e nazioni.
5. Il quinto addestramento: vivere e nutrirsi in modo sano e sobrio.
Consapevole della sofferenza causata da un consumo disattento mi impegno a coltivare una buona salute sia fisica che mentale per me stesso(a), la mia famiglia e la società, praticando la consapevolezza nel mangiare, nel bere e nei consumi in genere.
Possano regnare dentro di noi e all’esterno la Pace e l’Armonia, attraverso una maggiore consapevolezza del nostro posto nell’universo e di noi stessi.
Invocazione vedica per la Pace
Possano essere in pace ed armonia
i cieli, il sole, la luna, le stelle, le galassie, la nostra madre terra;
Possano essere in pace ed armonia
tutte le acque: oceani, fiumi, acque potabili e piogge,
Possa essere in pace ed armonia
tutto il regno vegetale: le erbe e le piante, gli alberi e le foreste;
Possano essere in pace ed armonia
tutti gli elementi: terra, acqua, fuoco, aria ed etere e tutte le forze cosmiche;
Possano essere in pace ed armonia
il nostro corpo, la nostra mente, la nostra anima e tutte le esistenze.
Possa ogni cosa interiore ed esteriore essere in pace ed armonia.
E la pace stessa sia vera pace, non una pace mantenuta artificialmente da forze politiche e militari.
Infine, possano l'armonia e l'unità di tutto, manifestarsi e sbocciare attraverso di noi.
OM. Pace Pace Pace. Fisicamente, Mentalmente, Spiritualmente.
Carla Gabbani
Insegnante di yoga e formatrice
(1) Kahlil Gibran
(2) Ildegarda Von Bingen, Causae et curae 2, 17 f
(3) Sathya Sai, Discorso del 15 Ottobre 1988
(4) Thich Nhat Hanh
(5) E. F. Schumacher, “Piccolo è bello”
(6) Sathya Sai