Rudolf Steiner - Il Cammino Interiore

Pochi prescelti hanno il dono di vedere oltre ciò che i sensi colgono del mondo a noi circostante. Queste anime vivono intensamente esperienze precluse ai più, pur nella apparente normalità di un lavoro professionale, che consente di essere autonomi per affrontare le necessità consuete della vita, senza dipendere da altri.

Rudolf Steiner (1861/1925) appartiene a questo ristretto numero di privilegiati, speciali non solo nel conoscere il visibile e tangibile nelle sue leggi fisiche, ma anche di penetrare una realtà profonda inaccessibile alla maggior parte dell’umanità, quella dello spirito.

L’ambiente agricolo familiare gli consentì di vivere, insieme ai due fratelli, a contatto con i boschi e le montagne dell’Austria meridionale, che ispirarono il suo grande e costante amore per la natura. Fu avviato agli studi tecnici, da solo studiò la Critica della ragion pura di Kant, il latino e il greco; per i suoi spiccati interessi in ambito speculativo, in seguito, scelse di laurearsi in filosofia. La sua prima opera fu: La filosofia della Libertà.

Fu molto attratto dalla poesia del grande poeta tedesco Goethe e si interessò della pubblicazione di alcune sue opere scientifiche, che superavano il materialismo della teoria evoluzionistica di Charles Darwin, dando importanza alla dimensione spirituale dell’uomo. Si avvicinò alla Società teosofica fondata da madame Helena Blavatsky, che rispondeva ai suoi interessi per il mondo spirituale, reale quanto e più del mondo sensibile. La Società teosofica promulgava ideali di fratellanza universale senza distinzione di razza, credo religioso, sesso, casta o colore; studio comparato di religioni, filosofie e scienze, indagine sulle leggi della Natura e sul mondo interiore dell’umanità. Il principio fondamentale è: Non vi è religione più alta della Verità.

Rudolf Steiner ebbe importanti intuizioni: in ambito terapeutico, pedagogico, farmacologico con l’uso delle erbe, che aveva appreso da un contadino, e agricolo con la coltura biodinamica che non avvelena i terreni, gli animali e il corpo umano.

Come cattolico, considerò sempre Cristo come figura centrale nella storia.

Dopo lo studio del pensiero orientale di maestri come Buddha, Confucio e Lao- tse, Steiner giunse alla conclusione che ogni essere umano attraversa varie vite, che gli consentono un’evoluzione positiva per raggiungere la consapevolezza della sua origine divina, mediante un karma ricco di valori: in primis la fraternità e la compassione.

Il suo cammino interiore lo portò diretto da Annie Besant, intorno alla figura di Jiddu Krishnamurti quattordicenne a proporre un’altra posizione, quella antroposofica: la scienza dell’Uomo.

Dopo le distruzioni del primo conflitto in Germania, come in altri paesi europei, Italia compresa, la soluzione della conflittualità sociale, secondo Steiner, doveva risolversi con la collaborazione tra gli imprenditori e gli operai: uguaglianza e fraternità, diritti e doveri dalle due parti. Purtroppo, la storia non prese questa saggia via: il cambiamento culturale non era ancora avvenuto.

Basilare è l’educazione. Steiner da giovane aveva avuto esperienza di precettore di quattro ragazzi della famiglia Specht. Egli riuscì a recuperare uno di essi mentalmente compromesso, che riuscì a conseguire, con la sua fiduciosa dedizione, la laurea in medicina. Approfondì le sue convinzioni pedagogiche sul ruolo centrale della spiritualità nella vita, dall’infanzia fino alla vecchiaia, quando gli fu offerta l’occasione di educare gli operai e i loro i figli della fabbrica Waldorf-Astoria, iniziando dalla formazione degli Insegnanti, che hanno sempre in ogni tempo e luogo la responsabilità di illuminare le menti e i cuori con la verità dello spirito, che alberga in ogni essere umano. Nel mondo sono sorte innumerevoli scuole steineriane.

Il pensiero di Rudolf Steiner si basa su  una  pedagogia incentrata sui tempi naturali di ogni persona, per sviluppare a pieno le capacità individuali e per fare in modo che ognuno abbia l’opportunità di migliorare con i propri tempi le personali potenzialità, rispettando i propri ritmi di crescita, senza quindi essere forzato a raggiungere determinati obiettivi entro un tempo prestabilito.

La pedagogia steineriana infatti si fonda su un’attenta osservazione delle tappe evolutive del bambino e del ragazzo.

Le attività proposte vengono indirizzate alle aree motoria, affettiva e cognitiva in modo equilibrato per perseguire l’obiettivo di uno sviluppo armonico della persona nei suoi aspetti intellettivi, corporei ed emozionali, considerando ogni momento storico ed ogni luogo in cui il bambino vive e le regole di società.  Solo un piano educativo così ben strutturato, plasmabile ed estremamente adattabile permette di assolvere, in modo adeguato, al grande compito educativo verso un’educazione integrale e completa.1

Ester Campoli

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1 https://www.tagesmutter-arcobaleno.it/rudolf-steiner-e-la-pedagogia-steineriana/

Ester Campoli

Insegnante

Sito web: www.saivivere.it