La Responsabilità nella società tecnologica

Agite in modo tale che gli effetti delle vostre azioni siano compatibili con la permanenza della vita umana reale sulla terra.
Hans Jonas (Traduzione citazione immagine)

Il significato primario del termine “responsabilità” consiste nel rendere conto delle conseguenze di un’azione compiuta, dal punto di vista morale e giuridico. La legge persegue, mediante i suoi organismi giudiziari, chi non la rispetta. Istinto e ragione sono energie opposte: nell’individuo equilibrato è auspicabile lo sviluppo del controllo razionale sull’istinto. Il libero arbitrio è ciò che caratterizza l’Uomo, secondo la morale cristiana, proprio per questo, ciascuno è responsabile delle proprie azioni in una società democratica fondata su diritti e doveri, tenendo conto di ambiente familiare, sociale e culturale di provenienza.

Negli ultimi secoli della storia, il potere tecnologico è cresciuto in maniera esponenziale rispetto ai tempi precedenti, creando benessere diffuso, ma anche disuguale. Il progresso ad ogni costo, non solo con lo sfruttamento umano, ma anche delle risorse naturali, ci ha posto davanti le problematiche dell’inquinamento di terra, acqua e aria, quindi del nostro futuro sul pianeta.

Nel saggio "Il principio di responsabilità", scritto dal filosofo Hans Jonas (1903/1993) nel 1979, l’autore evidenzia la responsabilità dei genitori che devono prodigarsi per lo sviluppo sano del corpo dei figli come anche della loro formazione non solo fisica, ma anche morale e culturale. La responsabilità è il dovere di agire per il bene del figlio affidato alle cure genitoriali: fintanto che non siano autosufficienti.

Altrettanto importante è la responsabilità del politico affinché la società possa evolversi positivamente e creare una convivenza collettiva, in cui i cittadini siano in grado di fare scelte consapevoli.

La responsabilità nei confronti del futuro dell’umanità, che ha raggiunto un potere enorme con l’energia nucleare, è una preoccupazione, per Jonas, fondamentale e condivisibile.

L’imperativo categorico per gli scienziati e ogni essere umano è:
“Agisci in modo tale che gli effetti della tua azione siano compatibili con la continuazione di una vita autenticamente umana.”

Attua il progetto di porre un tetto ai desideri compiendo con coscienza e costanza ogni sforzo per eliminare la tendenza a sprecare tempo, denaro, cibo ed energie e utilizza i risparmi a servizio dell’umanità.
-Sathya Sai

Ester Campoli
Prof.ssa Filosofia ed Educatrice ai Valori Umani

Ester Campoli

Insegnante

Sito web: www.saivivere.it