Evviva il carattere!
Una storia racconta di un uomo di successo che, recandosi ad un Congresso internazionale dove è atteso per l’apertura plenaria, si trova costretto a farsi traghettare verso l’isola, sede dell’incontro, da un vecchio barcaiolo e una barca a remi visibilmente consunta.
Il personaggio distinto, che sfoggia classe e cultura, tenta il dialogo con il vecchio, incapace però di rispondere alle sue domande sulla crisi del mercato finanziario di cui non sa nulla. Visto l’insistenza del suo passeggero di raccontargli almeno qualcosa sulle ultime elezioni europee, china la testa umilmente: “Il fatto”, signore, “è che io non leggo i giornali. Io non so leggere.”
Il colto signore scuote la testa con disapprovazione e, se dapprima aveva detto al barcaiolo che il 25% della sua vita era stato uno spreco visto la sua ignoranza in economia, ora rincara la dose affermando che il non saper leggere toglieva il 50% del valore alla sua vita. Il barcaiolo, che non si spiega perché il suo elegante passeggero si agita tanto, continua a remare in silenzio.
“Sto perdendo il mio tempo con questo vecchio illetterato”, pensa l’uomo stizzito, toccandosi nervosamente l’orologio. “Ma che diamine, non funziona! Che ore sono?!” Sbraita. “Non riuscirò mai a farcela per l’inizio del Congresso!”
In effetti chiunque avrebbe notato, guardandosi attorno, che sembrava essersi calata improvvisamente la notte: il cielo si era rabbuiato e il vento increspava il mare di onde che frenavano la loro corsa sbattendosi contro la piccola barca. “Non saprei, signore”, risponde il vecchio. “Non porto un orologio. A dire il vero non ho mai imparato a leggere l’ora, mi levo con il sole e mi corico con la luna.”
“Non sai neppure leggere l’ora?! È inaudito! In un mondo che si muove grazie al digitale!” L’uomo si alza in piedi e inveisce contro il povero barcaiolo, dibattendosi per non perdere l’equilibrio. “Sai che ti dico? Il 75% della tua vita è un totale spreco! Poi scuote i piedi. “E ora che succede?! Le mie scarpe sono fradice!” La piccola imbarcazione faceva acqua da tutte le parti.
“Il vecchio barcaiolo, senza smettere di remare alza gli occhi per guardare il suo passeggero, e con estrema calma gli chiede: “Signore, lei sa nuotare?”
“Nuotare?” risponde adirato l’uomo. “Ma per chi mi hai preso? In tutti questi anni ho avuto cose più importanti a cui pensare: la laurea e il dottorato, tesi da difendere, testi da redigere, simposi a cui presenziare… Non avevo certo il tempo per imparare a nuotare!”
“Mi dispiace, signore”, risponde il vecchio barcaiolo. “Mi dispiace di doverglielo dire, ma il 100% della sua vita è stato uno spreco. Perché ora lei sta per annegare.”
Questa storia suggestiva non vuole certamente contrariare chi, dopo anni di studio, sacrificio e fatica, ha raggiunto dei traguardi scolastici e accademici degni di merito e plauso. Vuole, però, mettere in risalto che oltre ai titoli di studio che si conseguono per adempiere una professione, occorre essere preparati per poter affrontare le onde della vita quando queste si presentano; bisogna “saper nuotare”.
Queste onde - le difficoltà e gli ostacoli del vivere, soprattutto quelli inattesi che ci prendono di soprassalto - ci ricordano che il curriculum scolastico dovrebbe contemplare una formazione non solo scolare, ma umana. Quando ci si trova di fronte al saliscendi della vita i titoli di studio non bastano. Serve una fodera interiore in grado di schermarci da correnti negative come frustrazione e rabbia, paura e incertezza; emozioni, che insieme ad altre, possono far traballare e perdere l’equilibrio alla nostra “barca”. Questo schermo protettivo, che può trasformarci in veri e propri super-eroi, è dotato di strumenti pratici e spesso risolutivi, applicabili in ogni momento alla nostra quotidianità e soprattutto vis-à-vis delle sorprese sconvolgenti della sorte. Essi sono le qualità umane, inerenti in ciascuno di noi, i valori umani che siamo riusciti negli anni a coltivare. Nei momenti di crisi, in cui le onde si fanno alte e la fatica difficile da sormontare, l’unica opzione che rimane è di affidarsi a queste risorse interne e chiamare all’appello calma e accettazione, coraggio e temperanza, oltre che la fiducia in sé stessi e nel valore intrinseco degli altri.
La vita, si sa, è la vera scuola, ed è lei la Maestra che ci fa diventare grandi. Ma se coltiviamo i valori umani sin da piccoli questa maturazione, che spesso avviene tra prove e dolore, può accadere in modo più naturale, armonioso e persino gioioso. Il senso e il valore di ciò che più conta nella vita di ognuno, perché è quello che ci fa stare a galla quando il mondo intero (o così ci sembra) sprofonda, si renderebbe tangibile: allora sì che si forgerebbe il nostro carattere!
Il carattere, che sembra nascondere la parola “carato” (l’unità di misura di diamanti, pietre preziose e oro), non è semplicemente la nostra “personalità” ma il fulcro stesso della nostra “realtà personale”. È la pratica coerente dei valori che abitano nel nostro animo. Non è a caso che l’eccellenza di carattere sia stato definito “il fine dell’educazione”.
Istruire i ragazzi e prepararli a svolgere con passione e efficienza la professione che si sono scelti, è senza dubbio importante, ma lo è di più aiutarli a formarsi (e trasformarsi) interiormente, affinché quando sarà necessario sapranno non solo alzare le loro vele con fortezza, ma nuotare con calma e sicurezza verso la riva. Affinare il proprio carattere è un percorso di studio quanto quello accademico, in cui l’oggetto di studio è uno solo: sé stessi. Anche questo richiede disciplina, costanza e impegno, e esercizi in “palestre coscienziali”, per acuire la luce dell’intelletto e potenziare il muscolo più importante che abbiamo: il nostro cuore.
Finite le scuole, fiotti di ragazze e ragazzi prendono in mano la società. A noi il compito di essere per loro un esempio di carattere, così che potranno comprenderne l’importanza. Il carattere dei cittadini è la misura del valore stesso della società; è la premessa – e la promessa – di una società-mondo fiorente e pacifico e… di successo, in ogni ambito materiale e spirituale.
Suzanne Palermo
Scrittrice, Illustratrice ed Educatrice ai Valori Umani
Materiale didattico allegato:
Certificato del carattere