Come gestire la rabbia

Oggi vorrei parlare della rabbia perché ci sono persone che reagiscono arrabbiandosi a tutto. Nella grande tradizione yogica dello yoga che ha studiato queste cose attraverso l'esperienza millenaria e quindi prima ancora che nascesse la moderna psicologia e psichiatria la rabbia assieme anche la paura stessa viene considerata un demone interno della mente cioè un qualche cosa che ci fa soffrire.

Mentre le persone che cadono nelle paure vanno poi in ansia e possono andare incontro a crisi di panico, la persona che reagisce con la rabbia tende ad arrabbiarsi un po’ per tutte le cose, se una persona soffre di paura cade nelle paure, la persona invece che cade nella rabbia, si arrabbia tantissimo per essersi ammalato o perché si sono ammalate persone attorno a lui ecc. La rabbia quindi è un qualche cosa di facilmente riconoscibile ma a volte, talmente ci identifichiamo con questo stato d'animo, che in effetti ci roviniamo poi le nostre giornate, la nostra vita.

I sintomi poi sono quelli di aumentare la pressione una sintomatologia yang, fuoco, espansione, tachicardia, pressione alta, cistifellea e fegato vanno in contrattura per la rabbia ma anche la muscolatura, a volte epicondilite, rigidità muscolari, bruxismo. Anche gli ansiosi vanno in bruxismo ma sicuramente i rabbiosi, allora è uno stato d'animo che deve essere identificato e si può scaricare con l'attività fisica ovviamente, ma anche con la meditazione perché tutti questi stati d'animo, paura che genera ansia, depressione e rabbia nascono nella mente agitata. Quindi questa mente come un mare deve essere calmata e lisciata come se fosse un lago perfetto, in quel momento svaniscono gli stati d'animo.

Quindi per prima cosa non dobbiamo identificarci con i nostri stati d'animo pensando che sono una debolezza della nostra mente; che sia la rabbia, che sia la paura, che sia la depressione. Poi dobbiamo sempre controllare il respiro. Mai un respiro alto di torace nevrotico, ma un respiro lento basso di pancia che si può imparare attraverso anche il pranayama e cioè lo yoga, si può ripetere un mantra cioè una formula magica, una parola che ha l'effetto di distrarre la mente e focalizzarla su un pensiero positivo e non su quello stato d'animo, quel pensiero negativo.

Soprattutto una cosa che io consiglierei come chicca per coloro che soffrono di paure e per coloro che soffrono di rabbia è pensare che nello yoga l'unione delle mani è un qualche cosa che fa richiamare la nostra parte migliore perché noi spesso aiutiamo gli amici, siamo in grado di trasmettere positività quando siamo in positivo e allora noi dobbiamo pensare che nello yoga l'unione delle mani e proprio ricercare questa nostra parte materna, paterna, migliore, amichevole ma, a questo punto, dedicarla a noi stessi come se abbracciassimo il nostro orsacchiotto, il nostro peluche, la nostra copertina di Linus ecc. Poi abbiamo tutta una serie di prodotti naturali: magnesio, ashwagandha, valeriana, passiflora, per esempio i fiori australiani, i fiori californiani, i fiori di di Bach ecc.

Video- https://www.youtube.com/watch?v=bdD514MGoOo

Dott. Luigi Torchio
Specialista in medicina dello sport, studioso di medicina naturale, nutrizionista vegetariano e vegano

 

Redazione

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