Il corpo e il rilassamento profondo
In questo articolo vorrei portarvi in un viaggio affascinante, nei misteri del corpo che ci permette di agire su questa Terra. E come in un viaggio vero, fatevi portare in territori diversi, e godetevi il panorama.
Anche per chi non crede all’esistenza di una parte di noi non fisica, può essere evidente che non siamo solo il corpo. Quando rivediamo la nostra vita, e ci vediamo a scuola, al primo lavoro, nei momenti importanti della vita passata, sappiamo di essere sempre noi, ma il corpo è diverso in ognuno di quei momenti. Più piccolo, più magro, più forte, più debole, più robusto… lo stato del nostro corpo cambia nel tempo. Le nostre cellule cambiano, nascono e muoiono in continuazione, ma ogni cellula viene rimpiazzata da una versione simile, che si integra perfettamente con le vicine e continua a creare la stessa immagine generale. E a fare funzionare questa splendida macchina elettrochimica che è il nostro corpo.
Ci avete mai pensato? Tutte le differenti cellule che compongono organi, muscoli, ossa, nervi ecc. nascono da sole 2 cellule iniziali, l’uovo e lo spermatozoo, che fondendosi in una, portano con sé ognuno una parte dell’informazione che creerà la nostra forma e in parte il nostro modo di vivere.
Cosa dice alle cellule come dividersi e come differenziarsi? Una parte importantissima della cellula, il DNA, che contiene tutte le informazioni della madre e del padre, unite in quel primo piccolo atto iniziale, e che fin dall’inizio è il regista della nostra crescita, proprio così come siamo.
Quindi noi ci ritroviamo con un corpo fatto di cellule specifiche ma interdipendenti, che lavorano in armonia per tenere il corpo vivo e in salute. Possiamo dire che il corpo è una società ideale, dove le regole sono rispettate e tutti sanno che il loro benessere dipende dal benessere dei vicini, e tutti collaborano a creare l’armonia e ad avvisare se qualcosa non va. E qui comincia il dialogo con la mente, con la personalità. Il corpo ci avvisa che ha fame, la mente decide cosa mangiare per risolvere il problema. Il corpo avvisa che è stanco, e la mente decide come farlo riposare. Fino a che la mente è attenta alle reazioni che accadono continuamente all’interno, e le tiene in considerazione, tutto fila liscio. Ma che dire se, per motivi esterni al corpo, si mangia cibo inadatto o non si riposa abbastanza? Ecco che questa società di cellule comincia a perdere l’armonia, e dare segnali di sofferenza, che saranno più forti man mano che la situazione si sbilancerà di più. E cosa succede se la mente, distratta da eventi esterni che creano forti emozioni, risveglia reazioni di fuga, blocco o lotta in tutto il corpo o in un organo specifico? Ecco che appaiono le malattie psicosomatiche, laddove una risposta del corpo ad uno specifico stato mentale disturbante diventa cronica e quindi, malattia.
Andiamo più in profondità in una cellula. Troveremo anche qui una piccola società di corpuscoli e membrane che assorbono energia, emettono energia, percepiscono e trasmettono, proteggono e scambiano. Anche la cellula è una piccola società che lavora per vivere, prosperare e agire correttamente con le altre cellule del corpo.
Giriamoci di 180 gradi e andiamo verso il sistema umano completo: il corpo interagisce con la mente e con lo spirito per esprimere la sua natura complessa di uomo, di solito all’interno di una società. Qual è il modo in cui l’uomo interagisce nella società?
Un piccolissimo esempio: ciò che in questo momento guardate con gli occhi, e ne comprendete il messaggio con la mente, è lo schermo del computer o cellulare, comprato col vostro denaro, che viene dal vostro lavoro (che sia quello personale o quello dei parenti è lo stesso…), ed è stato inventato da un ingegnere e assemblato da un operaio che a sua volta, come voi, ha bisogno di mangiare e quindi di negozianti che vendano il cibo, di casa e quindi muratori e ingegneri che la costruiscano, di mezzi di trasporto che portino in giro merce e cibo, di sole e pioggia per fare crescere i raccolti e donino un ritmo alle giornate, e gioia agli occhi… e così via, in una rete che, se vogliamo rifletterci, ci unisce tutti e in tutti i punti del mondo.
Dal corpo, all’interno della cellula, alla società umana: non è forse un viaggio affascinante? La nostra mente può portarci ovunque nello spazio di un attimo, ma il corpo continua il suo gentile lavoro di riequilibrio e stabilità in questo mondo fisico. E lo spirito? È la vita in noi. Come in un computer, il corpo è la scatola e la tastiera, i dati immagazzinati e gli algoritmi sono la mente, l’elettricità e la forza vitale che fa sì che io abbia potuto scrivere qualcosa picchiando le dita sulla tastiera è lo spirito. Si potrebbe giocare a trovare paragoni con molte parti del corpo e parti del computer, ma quello che vorrei portare all’attenzione è proprio l’interdipendenza dei 3 fattori chiave se si vuole avere un funzionamento del computer, o dell’essere umano, armonioso ed efficiente. Non basta mangiare e dormire. Non basta avere corpo e mente. Se si vuole funzionare davvero ci vuole l’elettricità dello spirito, che è sempre presente per tutti, ma richiede di attaccare la spina, e nel posto giusto oltretutto. Nello yoga questa spina si chiama meditazione, la fonte di forza vitale più pura e abbondante.
Quando ci vogliamo semplicemente riposare e riarmonizzare possiamo anche usare un altro strumento, il rilassamento profondo. Questa pratica si fa da distesi, facendo attenzione però a non dormire! Mente e corpo lavorano in sintonia per dare modo alla forza vitale di espandersi e portarci un benessere profondo.
Laura Sabbadin
Insegnante di Yoga ed Educatrice ai Valori Umani
Link audio italiano
Link audio inglese