Terra, conosciamo la nostra Madre
2.A PARTE – EFFETTI DEL DISBOSCAMENTO SULL’EQUILIBRIO BIOLOGICO DEL PIANETA
Riprendendo gli articoli precedenti, riguardanti la terra e l’importanza della presenza delle piante nel nostro ambiente, prendiamo in ora in considerazione l’effetto negativo prodotto dai continui disboscamenti delle antiche foreste, al fine di ottenere prodotti (legname per utilizzo e come combustibile, ma anche sostanze medicinali e industriali), e liberare vaste aree di terreno per le attività agricole e per le espansioni di zone urbanizzate ed industriali.
Le grandi foreste pluviali (Amazzonia, Borneo) sono considerate i “polmoni della Terra”, assorbono enormi masse di anidride carbonica, prodotte dalle attività umane (industrie, allevamento intensivo, sovrappopolazione …) e rilasciano ossigeno, depurando l’aria terrestre. Tuttavia gli scienziati, hanno stimato che dall’inizio del 20° secolo si sia perso ben oltre il 50% del patrimonio forestale mondiale [RIF].
La perdita netta attuale di superficie forestale continua a mantenersi a livelli elevatissimi, ogni anno viene distrutta una superficie notevolissima di foresta, per fare posto ad altro.
La zona più colpita è il Sud America, con oltre 4 milioni di ettari di foreste perse ogni anno, seguita dall’Africa (dove gioca molto anche il fattore di progressiva desertificazione con inaridimento di vaste aree e prosciugamento dei laghi) e dall’Asia, dove si sta sviluppando in grande misura la monocultura di piante per usi alimentari (palma da olio, cotone, graminacee).
EFFETTI DEL DISBOSCAMENTO/ DEFORESTAZIONE
L'eccessivo abbattimento degli alberi può determinare, a livello globale:
- Rischi idrogeologici del territorio. Gli alberi svolgono una importante funzione di mantenimento del terreno. L'eliminazione totale della copertura arborea provoca frane, alluvioni e smottamenti del terreno. Anche la distruzione di pochi alberi, di un piccolo bosco, modifica radicalmente l'equilibrio naturale del profilo del terreno, soprattutto in pendenza. In zone pianeggiante la sparizione della copertura vegetale provoca a lungo termine la desertificazione e l’impossibilità di svilupparsi di nuova vegetazione, perché il successivo dilavamento priva la terra delle sostanze nutritive.
- Variazioni climatiche locali. La distruzione delle foreste su vasta scala modifica anche la mappa dei venti di una regione. Ciò implica delle variazioni conseguenti sul clima della zona, causando problemi alle agricolture locali ma anche sulla sicurezza della popolazione.
- Minore biodiversità. Le foreste sono un habitat naturale per milioni di forme di vita. La distruzione delle foreste causa l'estinzione di numerose specie vegetali ed animali, con conseguente impoverimento genetico. La biodiversità è l'aspetto meno conosciuto e compreso. Grazie alla biodiversità da miliardi di anni la vita ha saputo adattarsi all'ambiente. La perdita della biodiversità equivale ad una irreversibile perdita di opportunità futura per l'uomo.
- Effetto serra. E’ il fenomeno del riscaldamento globale (global warming) determinato dall'eccessiva concentrazione dell'anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera terrestre. Nel processo di fotosintesi, le piante contribuiscono a ridurre la quantità di anidride carbonica nell'aria. La distruzione delle foreste riduce la capacità di assorbimento naturale dei gas serra, accelerando il processo di concentrazione nell'atmosfera terrestre e il surriscaldamento climatico.
La causa di questi effetti indesiderati sulla natura sono gli eccessivi desideri che l’uomo nutre.
L’uomo dovrebbe mettere un tetto ai suoi desideri. Poiché il comportamento dell’uomo si è snaturato, oggi si verificano delle calamità naturali. La ragione di questo è che l’uomo nutre desideri eccessivi. Nella Sua creazione, Dio mantiene un equilibrio perfetto. Nella creazione di Dio la terra e gli oceani sono dotati di equilibrio, mentre l’uomo sfrutta indiscriminatamente la terra. Fate buon uso delle risorse naturali, e non destinatele ad un uso improprio. Aiutate tutti e rendeteli felici.
Sathya Sai, Sathya Sai Speaks, vol. 34, cap. 3
Olimpia Giovine
Agronomo e Formatrice